23 Apr Gli “Asini volanti” di Luca Bonaffini diventano un videoclip
Inizieranno nel mese di maggio le riprese della prima video-track tratta da “IL CAVALIERE DEGLI ASINI VOLANTI” di Luca Bonaffini.
Prodotta da Long Digital Playing con la supervisione del cantautore mantovano, la regia sarà affidata al giovanissimo Giacomo Bottarelli e protagonista sarà il rapper emergente (chiamarlo rapper è un po’ riduttivo) Frankie Bröni, scelto da Luca Bonaffini e da Bottarelli come attore principale.
Sia brano che Storyboard sono ancora in via di definizione ma, nel frattempo, la “videoclip commission” di LDP ha effettuato il primo sopralluogo su possibili set.
Ma facciamo un passo indietro: dal 2007 a oggi, sono trascorsi oltre dieci anni e Luca Bonaffini, cantautore dalla penna eclettica, è tornato con un album di inediti. Dopo essersi riprodotto e riproposto con singoli sparsi qua e là, raccolte e antologie, tributi a Pierangelo Bertoli, romanzi, autobiografie e regie teatrali, finalmente l’artista mantovano si è ripreso un piccolo spazio all’interno del mercato musicale (e discografico) italiano.
Con “IL CAVALIERE DEGLI ASINI VOLANTI”, Luca prende letteralmente il volo verso nuove mete, sperimentandosi in testi intrisi di romanticismo e di estetica letteraria (ricordiamo che oltre ad essere un musicista Bonaffini è scrittore e autore di testi teatrali), bene accoppiati con musiche geniali, composte da Roberto Padovan – anche co-produttore e arrangiatore dell’album.
Chiariamo subito: il concept non è semplice e immediato, ma molto ricco di emozioni. È un percorso a due binari (il primo terreno, il secondo mistico) che attraversa il Pianeta Terra per traghettare l’Uomo – prigioniero delle umane, appunto, fragilità – verso l’Universo. Amore e bellezza sono alcuni degli argomenti trattati nel breve ma intenso viaggio redatto dal Bonaffini dreamwriter formato CD.
La fonte di ispirazione, chiarisce l’artista, è stato un vecchio cd che avevo in archivio, di musica reiki scritta da Padovan. Inizialmente temevo un po’ troppo l’associazione alla new age e ai viaggi onirici di Franco Battiato (magari…!). Poi, lungo la strada, ho scoperto che stava nascendo una vera e propria canzone per ogni Chakra, senza citare mai esplicitamente alcuna disciplina. Insomma, alla fine è nato un album di canzoni pure e semplici fatte di bio-suoni e di tanto sentimento. Il Cuore, come cita “Il frutice e la grande fionda”, in lingua giapponese è “il mio cuore (watashi no kokoro)”. Spunta lo spettro della distruzione delle guerre, dietro “la grande onda di Kanagawa” di Hokusai e la capacità visionaria, quasi a tinte Fantasy, di chi si sente un asino volante. Un asino – ribadisce Luca Bonaffini – non un cavaliere. Il cavaliere non sono io, non siamo noi a dover salvare gli asinelli: saranno loro a portarci verso la salvezza, la felicità.
Sette tracce forti e intense per “Il cavaliere degli asini volanti” che, tra elettro-pop d’autore e influenze etno-age, ci racconta il nostro tempo in essere e a venire e la sacralità dei nostri valori fondamentali di sempre.