LUCA BONAFFINI RITORNA ALLA REGIA TEATRALE

S’intitola “L’ITALIA AL TEMPO DEL VINILE” lo spettacolo di teatro canzone che debutterà sabato 6 luglio a Mantova scritto e diretto da Luca Bonaffini, cantautore e scrittore. L’Accademia Teatrale Campogalliani, una vera istituzione della storia del teatro italiano, ospiterà all’interno del cortile estivo di Palazzo d’Arco la prima nazionale del Bonaffini-regista-autore che ritorna nella sua città natia dopo tre anni di assenza.
“Un omaggio all’Italia del dopoguerra, fatta di coraggio e di contraddizioni, che ha visto il nostro Paese ricostruire case, vite, generazioni e speranza, attraverso la forte affermazione dell’industria discografica che, col boom economico degli anni ’60, è letteralmente esploso.”
Sul palco, Bonaffini ci sarà. Ma non ricoprirà il ruolo di attore protagonista, bensì quello di regista in scena, anche se “armato” di chitarra. Racconterà storie, aneddoti e la genesi di alcune canzoni, lasciando a Francesca De Mori (artista milanese) e a Roberto Padovan (pianista) il compito di emozionare il pubblico con le note.
“Il repertorio – conclude Bonaffini – è molto vario e tocca trent’anni circa della Storia italiana , dai primi anni ’50 ai primi anni ’80”.
“Una serata NO VINTAGE, NO TEARS – dice scherzando il regista mantovano – sarà come trovarsi ad una festa dove tre amici cantano canzoni profumate di Novecento ma destinate a non essere archiviate così presto come il nostro Terzo Millennio richiederebbe”.
La serata avrà inizio alle 21.15 e l’ingresso di euro 10.

Chi è Bonaffini

Collaboratore storico del cantautore emiliano, dal 1983 al 2002 Luca Bonaffini è stato frequentatore di “casa Bertoli“, trasformandosi da “allievo e fan” a collaboratore principale. Una lunga strada fatta di incontri, sorprese e canzoni che ha visto il giovane Luca diventare autore, compositore, chitarrista e vocalist di Bertoli, nel giro di pochi fondamentali dischi.

Negli anni del boom televisivo di Pierangelo Bertoli, Luca c’era: c’era con “Chiama piano” (che Bertoli cantò con Concato) fino alla sera del Festival di Sanremo 1991, nella quale Bertoli interpretò insieme ai Tazenda il brano “Spunta la luna dal monte” che decretò il successo discografico e live dell’artista di Sassuolo, facendolo diventare simbolo televisivo-musicale delle minoranze e della cosiddetat canzone civile.

Su Wikipedia troviamo queste informazioni, ma in realtà gli album da lui realizzati sono tredici, i libri tre, oltre dieci spettacoli di teatro canzone e, tra produzioni artistiche e collaborazioni autorali/partecipazioni, si contano circa una cinquantina di album. https://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Bonaffini

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