PREMIO SPAZIO D’AUTORE A FLAVIO OREGLIO E LUCA BONAFFINI

Premio Spazio D’Autore – Flavio Oreglio e Luca Bonaffini, compagni di merende degli anni ’80, si conobbero più di trent’anni fa al
Premio Rino Gaetano. Pino Scarpettini, da sempre organizzatore del Festival (che oggi è stato ribattezzato
Il “Premio Spazio d’Autore”) quest’anno ha deciso di premiarli entrambi, assegnando loro la prestigiosa Targa alla
Carriera.
Al Festival, che tra i suoi ospiti quest’anno rivedrà anche Dario Gay, si esibiranno insieme con una
performance a sorpresa, la sera del 10 agosto nella Rocca di Montestaffoli. Bonaffini e Oreglio hanno
scritto insieme alcune canzoni, tra cui “La letteratura” e “Anima popolare” (che dà il titolo all’ultimo album
di Flavio, uscito qualche settimana fa).
Il Premio Spazio D’Autore è spalmato in due serate (9 e 10 agosto) la prima delle quali interamente dedicata a Rino
Gaetano, con un lungo omaggio musicale.

La storia

SPAZIO D’AUTORE nasce nel 1982 nel contesto del MAXICONCERTO al palasport di Milano da un’idea di Pino Scarpettini, al cui interno le assegnazioni dei premi tematici tra i quali il “nonsense” di RINO GAETANO e “TEATRO CANZONE “ di GIORGIO GABER, nonché il prestigioso riconoscimento “alla carriera”. L’evento, considerato un premio importante della canzone d’autore, ha avuto nel tempo varie sedi di realizzazione da Milano a Pescara, Livorno, Termoli, Amalfi, Crotone. Molti grandi artisti del cantautorato hanno calcato il palcoscenico sotto le luci di Spazio d’Autore, nonché nuovi talenti premiati in seguito giunti al successo, come si può vedere dall’Albo d’Oro. L’evento-premio è patrimonio culturale della musica italiana e della Rai che lo ha ripreso e trasmesso per più di 20 anni sulle proprie reti. E’ stato creato per valorizzare e sostenere la canzone d’autore con l’obiettivo di far conoscere, apprezzare, sviluppare ed incentivare questo importante modo artistico di creatività. Spazio d’Autore, il festival della musica che pensa, afferma che in ognuno di noi c’è un talento che aspetta di essere tirato fuori.

Giorgio Gaber e Rino Gaetano

due grandi Artisti

( L’ Italia degli Autori da Nord a Sud )

Pur proponendosi in modi e situazioni distinte, nonchè a platee, luoghi ed ambientazioni diverse, due artisti come Giorgio Gaber (nato a Milano) e Rino Gaetano (nato a Crotone), descrittori di due realtà antagoniste e filosoficamente lontane, nord e sud, hanno comunque un filo conduttore comune ed analogie che si intrecciano nell’ ironia e nella satira del quotidiano con una critica seria, pungente, ma anche clownesca.

La manifestazione partita nel 1982 / 83 con l’ intenzione di fare una festa per Rino insieme ad un pò di amici è divenuta un appuntamento fisso, prima come FESTIVAL DELLA CANZONE D’AUTORE -Premio Rino Gaetano, poi divenuto qualche anno più tardi SPAZIO D’AUTORE, titolo che dà più ampiezza all’ autore in quanto tale (e poi non amavamo troppo la parola “festival”).

Con l’ Omaggio a GIORGIO GABER, rispettiamo appunto questa caratteristica di un evento dedicato all’ autore per ritrovarci ogni anno, ricercando nuovi talenti e creando un’ occasione di incontro e di incentivo anche per gli Artisti già affermati.

Rino Gaetano. il suo modo graffiante e pungente di proporre fatti e misfatti del nostro tempo attraverso una scanzonatezza ironica, ha fatto di luiun innovatore, dando il via ad una nuova era di cantautori. La sua maniera di cantare, etichetta come “Nonsense” è all’ origine della attuale esplosione dell’ umorismo e demenziale nella canzone d’ autore. Un moderno cantastorie che con le sue filastrocche ha dissacrato miti e mode con grande personalità. Come non ricordare brani popolarissimi come “Aida” e “Nunteregge più”.

Rino diceva: “Non sono mica un intellettuale; gli spunti li prendo dalla realtà in cui viviamo. ironia, satira sono paroloni difficili. A me basta una battuta per punzecchiare i potenti e gli idioti…”

Giorgio Gaber ( Gaberscik ). Esploratore e conosciente della routine quotidiana in special modo di quella milanese, scopre figure urbane e tipiche degli anni 50/60. In seguito divenne un osservatore ironico ed acuto della società riuscendo a pungere con grande intelligenza e correttezza, con una gustosa ed amara satira dei costumi e delle mode, portate avanti sempre controcorrente nei suoi recitals che avevano titoli significativi come ” Io, se fossi Dio “o ” Libertà obbligatoria “… suo grande merito e proprio quello di aver portato la canzone d’ autore nel teatro. Rientrato nel grande mercato discografico con ” La mia generazione ha perso “, ricordiamo alcune sue osservazioni in un intervista a riguardo del movimento Maggio ’68:

” Ho avuto la sensazione che quel movimento avesse un desiderio di rigore. I rifiuti all’ inizio non erano ideologici, erano rifiuti reali, e noi li abbiamo capiti solo in parte, perchè tutto poi è andato degenerando in un fatto politico… come succede qui in Italia, la nostra tradizione fortemente ideologica, ha prevalso. ”

In basso è possibile visionare le foto di molti artisti che hanno ricevuto negli anni il Premio SPAZIO D’AUTORE: